mercoledì 27 gennaio 2010

Non dimentichiamo.

Oggi è il giorno della memoria. Una giornata scelta internazionalmente per commemorare le vittime del nazismo, fascismo ed Olocausto.
In rete si può recuperare il testo della legge n. 211 del 20 luglio con cui il parlamento italiano aderisce alla proposta internazionale di scegliere il 27 gennaio come giorno in memoria dei perseguitati.

Il testo dell'articolo 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria:

« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio,
data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz,
"Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico),
le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei,
gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte,
nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi,
si sono opposti al progetto di sterminio,
ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.»


Tutto questo è importante. E' vitale mantenere 'viva' la storia con iniziative come questa.La storia ci può mostrare i nostri errori e ci suggerisce come evitarli. La storia è tutto quello che abbiamo per arricchire il nostro vivere delle esperienze passate evitando ogni volta di scontrarsi con gli stessi ostacoli.
C'è però qualcosa che non quadra. Prendiamo ad esempio gli italiani: Gli italiani sono un popolo veramente distratto. Un popolo che dimentica facilmente. Un popolo che solitamente sembra felice di dimenticare ma che oggi è pronto a far l'eco (con i "presidenti" li in prima file con le facce commosse).
Gli italiani non sembrano imparare dai propri errori, anzi ogni anno sembrano subire sempre più, e sempre con più naturalezza. Oggi l'indecenza della nostra classe politica è riuscita a superare i livelli già molto competitivi della nostra famigerata prima repubblica. Per fare un esempio, le nostre autorità hanno da poco "rivisitato" la figura di Craxi definendolo addirittura vittima sacrificale. Tutti li a spendere belle parole sul caro Bettino. Tutte le nostra più alte cariche
dello stato hanno scritto e detto parole di conforto per la sua famiglia, esaltando la figura storia di Craxi e la sua "opera" politica.
E' facile però in casi come questo usare la storia come strumento di verità. E' veramente molto facile. Non bisogna nemmeno andare troppo indietro nel tempo...

Chi era Craxi:

Craxi Fu il primo socialista a ricoprire, nella storia repubblicana, la carica di Presidente del Consiglio dei ministri dal 4 agosto 1983 al 17 aprile 1987, in due governi consecutivi.
In seguito alle indagini di Mani Pulite, che condussero, tra l'altro, all'incriminazione e ad una duplice condanna definitiva in sede penale,
scappò in Tunisia. Scappò mentre erano ancora in pieno svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti. Scappo come altri latitanti. Scappo in Tunisia. Per la precisione ad Hammamet che della Tunisia è una perla turistica.
Qualche giorno fa si leggeva su molti giornali..

... morì in solitudine, lontano dall'Italia (...)

E' morto lontano per evitare le galere italiane. E' morto nello stato di Ben Alì. Ben Ali un presidente che da anni soffoca ogni opposizione al suo regime, aumentando il controllo sui media e sui partiti politici rivali sempre più.
Un uomo che rifiuta qualsiasi riforma politica in senso democratico (molte sparizioni, omicidi e casi di tortura sono stati segnalati dalle organizzazioni per i diritti umani).

Quindi lasciamo parlare la storia, come oggi tutti noi facciamo. Lasciamola parlare senza ipocrisie,insegniamola ai nostri figli, e soprattutto evitiamo che qualche politico disonesto provi a cambiarla.Perchè la storia è scritta e cambiarla per interessi mediatici e politici è un sopruso e dovrebbe essere smascherato come tale. E se le più alte cariche dello stato non difendono il nostro patrimonio storico, dobbiamo difenderlo noi ricordando a tutti quella che è la verità scritta nella VERA storia. La storia che ricorda con giusta commozione il disastro dell'Olocausto oggi 27 gennaio. La storia che ricorda sempre semplicemente perchè è lì. La storia che non dovrebbe mai essere cambiata da nessuno di noi.

La verità rende liberi.

lunedì 25 gennaio 2010

NEUTRAL MILK HOTEL In The Aeroplane Over The Sea(Merge) 1998


Ho scoperto In the aeroplane over the sea alcune settima fa. Strano che il nome di questo disco non sia mai “apparso” per me prima. Dal primo ascolto subito si entra nell’universo intimo di Jeff Magnum e delle sue visionarie vibrazioni. Jeff dei Neutral è il cantante chitarrista nonché autore di quasi tutti i brani. L’apertura è lasciata a due canzoni in tre parti: King Of Carrot Flowers Pt. One e King Of Carrot Flowers Pts. Two & Three dove tutti gli elementi stilistici del disco hanno una piccola parte distinta. SI va dal folk malinconico dell’inizio , al gospel psichedelico del coro
I love you Jesus Christ Jesus Christ I love you Yes i do (Jeff specifica che non c’è pensiero diretto ad una religione in particolare ma solo un coro all’amore come concetto molto più generale)
per finire poi con un punk rock distorto e lo-fi. La seguente: la title track è forse l’essenza del disco. Un tranquillo e docile folk fatto da 4 semplici accordi in cui jeff riesce ad alternare con versi molto lirici quello che è il suo concetto di vita
..And one day we will die And our ashes will fly from the aeroplane over the sea
But for now we are young Let us lay in the sun
And count every beautiful thing we can see..
La sua voce sopra le righe, attraverso articolate strofe confonde alla malinconia le visioni astratte che si alternano, prima più energiche (Two - Headed Boy) poi più psichedeliche (Oh Comely) e infine più sognanti (Two - Headed Boy Part 2). Per tutto il disco regna una diretta e genuina atmosfera come di sensazioni che conosci da tempo.
Il disco inoltre è come un regalo speciale dell’autore ad Anna Frank. Il cantautore originario della Louisiana, quasi 50 anni dopo Anna, decide di scrivere una manciata di canzoni che avessero come tema conduttore propria la ragazzina tedesca e le parole del diario che ancora oggi commuove. Un mondo fragile come quello di Jeff. Un mondo delicato che in qualche modo accomuna i due individui cosi lontani come tempo e contesto. Un mondo che Jeff rielabora e mischia al suo, per creare un miscela unica e indissolubile. Le visioni in questo disco di susseguono in una specie di Piccolo Principe illustrato in suoni.
Il suono è di fatto molto diretto ma impreziosito da strumenti stravaganti e mille dettagli che ad ogni ascolto risaltano tra le belle melodie e alcuni intermezzi strumentali originali e inaspettati (Fool). I fiati spesso esaltano alcuni passaggi strumentali donando un colore più vivace alle scarne schitarrate di Jeff.
Dopo questo disco i Neutral Milk Hotel non hanno più prodotto altra musica. Jeff Magnum è apparso poco, se non con qualche cover e qualche rara partecipazione. I Neutral Milk Hotel sono stati un nome di spicco del collettivo discografico Elaphant 6 (di cui Jeff e cofondatore). Un collettivo la cui filosofia può essere sintetizzata con un periodo apparso su di un catalogo del 2004 dell’etichetta:
“Noi crediamo nel 4 piste, nelle belle sonorità & idee, ma più di ogni altra cosa noi crediamo nelle CANZONI”.
Ho letto pochi giorni fa l’intervista che Jeff ha rilasciato per pitchfork alcuni anni fa. Spiega che dopo il tour In the aeroplane over the sea alcune persone a lui care attraversavano momenti difficili. Spiega che si era chiesto come aiutarle e di aver capito che la musica non era la soluzione. Di aver capito come la musica non potesse risolvere quei problemi . Parla di canzoni scritte ma troppo dolorose per essere condivise. Canzoni che sentiva come qualcosa di negativo per se e per gli altri. Dice di essere ancora attivo a suo modo, parla di un progetto dove registra i suoni di tutto quello che c’è (campane, voci, mare,…) per poi inserirli nel computer per ottenere un complesso mix. Una sorta di raccolta dei suoni del mondo. Un tipo strambo Jeff. Una persona sicuramente dotata di una sensibilità particolare che alcune volte ha condiviso con noi, come in questo splendido capolavoro lo-fi .

Discografia
With The Olivia Tremor Control
• California Demise (Elephant 6 Records; 7"; 1994)
• Black Foliage: Animation Music Volume One
With Major Organ and the Adding Machine
• Major Organ and the Adding Machine (Orange Twin; 2001)
With Neutral Milk Hotel
• On Avery Island (1996)
• In the Aeroplane Over the Sea (1998)
As Jeff Mangum
• Orange Twin Field Works: Volume I (Orange Twin; CD; 2001)
• Live at Jittery Joe's (Orange Twin; CD; 2001)
• Stroke: Songs for Chris Knox (Merge; CD; 2009)

Link

http://neutralmilkhotel.net/
http://www.neutralmilkhotel.org/
http://www.ondarock.it/pietremiliari/neutralmilkhotel_intheaeroplane.htm
http://www.ondarock.it/speciali/elephant6.htm